Vestito rosso a pois - страница 2
Gli feci delle domande e il modesto direttore mi stupì con le sue risposte, e dopo una mezz’oretta, chiese ai colleghi di accompagnarmi al suo palco ed andò dietro le quinte. Era la vera immagine di un perfetto amministratore.
Mentre mi accompagnava zoppicava notevolmente. L’ho visto in pista a lavorare con gli elefanti, poi in gabbia con le tigri, infine con i cavalli danzanti. Era un’altra persona, un bell’uomo che sapeva fare tutto, che ci sapeva fare con gli animali.
Entrò infine in scena come capogruppo, salutò il passionale pubblico italiano accompagnato da applausi e da grida frenetiche..
E solo alla sera tardi, dopo aver spedito in redazione il materiale, mi accorsi che dal mio posto privilegiato non gli avevo trovato alcun difetto fisico.
Sapeva andar bene a cavallo, ma la maggior parte dei numeri li faceva in piedi. E parlava con il pubblico in piedi. Agli spettatori non poteva venire in mente neanche un sospetto che egli zoppicasse.
Raccontai questa storia a Rimma, equilibrista unica la cui vita era sempre stata legata al circo.
«Sì, succede così», rispose Rimma.«C’era un artista per il quale la mano destra era il momento cruciale del numero perchè era basato sul sostegno con le mani. Capitò che egli perdesse il braccio destro fino al gomito ma imparò a sostenersi su una sola mano e continuò a fare lo stesso numero e nessuno degli spettatori notò alcuna differenza. Essi videro la sua perizia e si entusiasmarono di lui».
Capita così: magica forza dell’arte.
Traduzione Alfredo Bertollo
Fiji
Pare che tutto sia pronto. Sono stati spediti gli inviti secondo la lista concordata, esaminati attentamente i menu e tutti i dettagli della festa.
Non è la prima volta che Vladislava fa la presentazione della tecnologia di un nuovo prodotto. Grazie a Dio, la ditta fondata otto anni fa qui, in Europa, era in crescita, data l’altissima preparazione del personale e le grandi possibilità aperte in Occidente.
Ogni anno e mezzo-due anni l’azienda, fondata da cinque persone, offriva qualcosa di nuovo al mercato. Il gruppo era unito per questa finalità e, nonostante la diversità dei caratteri e dell’età, lavorava insieme per lo scopo non solo di ottenere benessere materiale, ma anche status sociale.
Loro riuscirono a far diventare il marchio della ditta una garanzia della qualità così importante che per la presentazione erano venuti il Ministro da Mosca e molte persone interessate che consideravano la loro presenza non solo utile, ma anche importane.
Gran parte del merito apparteneva a Vladislava che era stata assunta con contratto come direttore tecnico. Praticamente lavorava come organizzatrice, rappresentante e traduttrice in momenti di necessità.
L’ex donna più bella di una città turistica si era completamente sottomessa al lavoro. La sua vita si era ridotta ad un unico percorso: la ditta e la casa. Aveva in mente solo il lavoro perchè aveva la mamma ammalata e il figlio da crescere.
La fatica si giustificava almeno a livello materiale. Poteva spedire a casa qualche somma che non compensava la sua assenza, ma aiutava i suoi cari a non sentirne la mancanza.
Il suo sogno di andare alle Fiji era in un così lontano angolino della speranza, che già se ne era dimenticata.
Il ricevimento era previsto al più alto livello. Grazie a Dio, tutte le cure della tavola se le era prese Dasha – una sua amica e proprietaria d’un ristorante che, senza prendere nessun centesimo d’anticipo, si era rimboccata le maniche insieme al personale del suo ristorante.